Il ragazzo che io fui by Sergio Zavoli

Il ragazzo che io fui by Sergio Zavoli

autore:Sergio Zavoli [Zavoli, Sergio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Prima e dopo la Luna

Lo sbarco dell’uomo sulla Luna, l’avvenimento più straordinario, suggestivo e inquietante del XX secolo, fu in larghissima misura determinato dal grande scienziato tedesco Wernher von Braun, che, a guerra ormai perduta, aveva scelto l’America. Nel 1958, prima dell’inizio della missione Apollo, nell’accingermi a intervistarlo cercai di capire un personaggio al quale, fra tanti consensi, si muoveva ogni tanto il non infondat o rimprovero di essere vissuto senza un reale confronto con se stesso, ovvero senza rielaborare dentro di sé quanto avveniva nel mondo. Certo, Wernher von Braun non era Robert Oppenheimer, non aveva i trasalimenti di quella coscienza. Non gli somigliava neanche un po’. L’idea dell’uso che si sarebbe fatto del suo talento e della sua scienza non lo ossessionava. Aveva fatto la tremenda guerra di Hitler inventando le V2, ma una sola certezza lo distoglieva da ogni problema: «Qualsiasi cosa» dirà «obbedisce alle leggi della fisica, ed è la bussola della mia vita».

Le altre leggi non le conosceva, o volutamente le ignorava. L’anagrafe e la tecnologia stavano dalla sua parte ed egli andava avanti senza evasioni di tipo filosofico o morale, senza riflettere sulla storia delle azioni umane. Mi confessò di non potersi permettere questi pensieri: evidentemente, si trattava di cose che non obbedivano alle leggi della fisica. L’uomo, con la sua intelligenza laica, aveva messo astri nel cielo, e lavorava per raggiungere la Luna. Era questa la sua religione.

Eppure, «Laggiù, laggiù nella mia isba!» cantava Gagarin durante il primo volo nello spazio. Cosa voleva dire navigare nel cielo se bastava una casa di legno a legarci alla Terra? Ma «questo volo era nel nostro destino, ci aspettava da secoli e secoli» rispondeva von Braun.

– Alla fine della guerra, fece un bilancio della sua vita? «Lo feci, e capii chiaramente che andavo ritrovando l’idea principale della mia esistenza, unita a quella dello sterminato debito che dovevamo a noi stessi: un balzo, una fuga in alto dell’umanità.»

– L’esplorazione dello spazio potrebbe costare un prezzo molto alto! «È probabile, ma nati e vissuti su questo pianeta, non credo che ci sia assolutamente niente di male se aspiriamo a conoscere i segreti che ci circondano; si tratta solo dell’uso che di questa conoscenza sapremo fare. L’uomo ha sempre guardato lontano: con i telescopi ha esplorato il cielo, scandagliando lo spazio con la spettrografia; ora abbiamo i missili, e per la prima volta possiamo sbarcare su altri pianeti o lanciare satelliti e sonde per osservarli. È lo stesso impulso di sempre che ci spinge a conoscere ciò che ancora ignoriamo di altri mondi. Qualcuno, riferendosi all’aspetto religioso di questo grande tema, mi chiede come, dentro di me, ho risolto il problema. Quale importanza può avere per l’Onnipotente che io, nato in una città, mi sposti in un’altra? Che importanza ha che io, uomo della Terra, me ne vada sulla Luna? La scienza ha stabilito che la natura non conosce soste, che tutto è conoscenza e trasformazione. Ora, se Dio applica questo fondamentale principio dalla più grande alla più piccola



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.